I RUOLI TATTICI IL
FREEMAN Il freeman
nei games softair ricopre il ruolo del cecchino (sniper) con le dovute
limitazioni; esso può essere utilizzato in modo efficace anche se non ha
possibilità di tiro superiori agli altri giocatori. Essenzialmente può
ricoprire il ruolo di freeman un giocatore con buone capacità di tiro,
abile nel mimetismo e nel gioco solitario e silenzioso. Il freeman
dovrà disporre di una ASG con ottima precisione e lunga gittata (nel
rispetto della legge), possibilmente dotata di ottica. In
determinate situazioni di gioco, il freeman esperto, può svolgere un
lavoro utilissimo per la squadra in quanto può creare diversivi,
sorprendere gli avversari alle spalle, creare scompiglio tra le fila
avversarie. Ovviamente non disponendo di copertura di appoggio, il freeman deve contare unicamente sulle sue capacità, per avvicinare ed eliminare gli avversari. CARATTERISTICHE
INDIVIDUALI Un buon
freeman deve avere: ·
buone capacità di tiro in ogni
posizione e in ogni condizione di stress ·
ottimizzato al meglio la
mimetizzazione e l’equipaggiamento che deve essere sempre essenziale. Il
vestiario deve essere morbido e non troppo ampio: niente deve impigliarsi
o fare rumore. La figura deve risultare spezzata senza linee rette.
Sconsiglio comunque il “gillie” (mimetica tridimensionale) perchè
anche se molto efficace dal punto di vista mimetico, è molto ingombrante
e ripara troppo dal “touch” dei pallini rendendovi involontariamente
degli “Highlander” ·
una buona dotazione di pallini
e possibilmente caricatori ad alta capienza ·
buone doti d’osservazione ·
buona visione generale del
gioco ·
padronanza del tempo ·
attenzione al fuoco amico,
cercando posizioni d’ingaggio non a rischio ·
concordato segnali di
riconoscimento con i propri compagni. ·
dovrà sfruttare al massimo la
tattica del “mordi e fuggi” ·
dovrà sfruttare al massimo i
momenti più opportuni per gli ingaggi ·
dovrà cercare bersagli ideali
(avversari isolati, di spalle, disattenti, ecc.) ·
dovrà sparare a colpo sicuro,
silenziosamente e cambiando immediatamente posizione · dovrà sostenere i compagni in caso di difficoltà. LA TATTICA: Il freeman
dovrebbe giocare in una situazione di tiro ravvicinato in modo che ogni
colpo sparato vada a segno (one shot, one kill). Occorre che i
suoi movimenti siano lenti e preventivamente programmati (prima di
muoversi deve sempre stabilire dove andare, quale percorso utilizzare e
quando muoversi; fermarsi, ascoltare, osservare sempre); deve saper
selezionare i propri bersagli rispetto ai rischi che comporta
l’ingaggio, prediligendo coordinatori, giocatori isolati, elementi
particolarmente insidiosi, limitando al massimo i rischi di una possibile
eliminazione dopo l’ingaggio. Una delle
tattiche più vantaggiose è l’infiltrazione nelle linee avversarie: ·
infiltrazione
passiva: consiste nel nascondersi, farsi superare dagli avversari per
poi muoversi indisturbati alle spalle del loro schema. In tal modo il
freeman può sfruttare gli ingaggi che l’avversario si trova ad avere di
fronte, per colpire tra la confusione dello scontro, senza farsi
localizzare. ·
l’infiltrazione
attiva: utile sopratutto contro avversari posizionati in formazione
difensiva, si effettua cercando di avvicinarsi alle postazioni difensive
non visti e di oltrepassare le linee avversarie aprendosi un varco tramite
le eliminazioni. Presa la posizione all’interno delle linee avversarie
è buona regola occultarsi, attendendo il momento propizio per entrare in
azione (es. inizio dell’attacco da parte dei compagni). L’utilizzo
dei freeman va studiato in base alla tipologia di gioco e al numero di
giocatori; è sconsigliabile utilizzare i freeman se il numero di
giocatori è esiguo (si rischia di indebolire eccessivamente i gruppi
tattici).
FREEMAN
IN SUPPORTO ALLA DIFESA: Il freeman
rimane esterno alla zona difensiva stretta e ben occultato; deve lasciare
passare l’attacco avversario e muoversi dopo l’ingaggio degli
avversari con i compagni in difesa, sfruttando la confusione, potrà
muoversi silenziosamente avvicinando gli avversari alle spalle o sui
fianchi. Il successo
del freeman è strettamente legato alla sua capacità di muoversi in
silenzio e colpire senza farsi individuare. Si tenga
presente che un freeman efficiente deve avere un rapporto di eliminazione
almeno pari a 2 (due avversari eliminati prima della sua eliminazione). FREEMAN IN SUPPORTO ALL' ATTACCO: In questa
situazione il freeman può svolgere più compiti: ·
cercare un inserimento
inaspettato nella postazione difensiva avversaria ·
creare un diversivo per i
gruppi tattici (es. attirare su di sè l’attenzione dei difensori
avversari) ·
controllare ed eventualmente
eliminare freeman avversari (funzione counterfreeman) ·
sorveglianza e protezione
esterna dei propri gruppi d’attacco Quando
possibile è meglio che il freeman sia seguito da un compagno (spotter)
che funge da osservatore e da appoggio. Altro utile
compito del freeman è quello di supporto chirurgico alla pattuglia. In
tal caso egli può precedere o satellitare il gruppo in movimento
(svolgendo funzioni di scout) fornendo una copertura e cercando di stanare
eventuali tiratori avversari appostati (funzione counterfreeman). ADDESTRAMENTO
AL TIRO: Il giocatore
che intende praticare in modo particolare il ruolo di freeman dovrà
dedicarsi con grande impegno al perfezionamento del tiro (v.pag 34). Ricordate
sempre i fattori che nel softair influenzano negativamente il tiro: ·
fattore
vento: basta una leggera brezza per influenzare i pallini da 0.25 g.
Il problema risulta molto evidente con bersagli posti oltre i 20 m. di
distanza. Come già visto è necessario allenarsi in varie condizioni per
capire le correzioni necessarie per ottenere un tiro preciso ·
fattore
luce: I cambiamenti di luce influenzano il tiro, distorcendo
l’immagine inquadrata e causando errori di mira. Luci e ombre sul
bersaglio possono creare serie difficoltà al tiratore, ed è perciò
opportuno rimanere sempre molto concentrati osservare l’origine della
luce che illumina il bersaglio e cercare di avere sempre la sorgente
luminosa alle spalle ·
anticipo:
quando sparate contro bersagli in movimento deve venire naturale calcolare
un certo anticipo. A tale scopo bisognerà tenere conto della velocità
del bersaglio, della direzione e della distanza. Ovviamente un obiettivo
che cammina richiederà meno anticipo di un obiettivo che corre, mentre
uno lontano ne richiede di più che uno vicino ·
umidità
e temperatura: essendo più densa dell’aria secca, l’aria umida
resiste maggiormente al passaggio dei pallini. A causa di questo
rallentamento, i pallini cadono più rapidamente rispetto alla norma ed è
facile che i colpi terminino bassi. Le temperature hanno l’effetto
opposto; l’aria calda è più leggera di quella fredda, quindi offre
meno resistenza ai pallini, spingendoli verso l’alto ·
Ottiche:
utili per l’osservazione e per prendere la mira a patto che siano ben
collimate. Possono tuttavia limitare molto il campo visivo in gioco POSIZIONI DI TIRO: La posizione
prona è quella ideale, sia per stabilità e precisione e sia per la
riduzione della sagoma esposta (basso profilo) al tiro avversario.
Tuttavia, sottobosco, erba o natura accidentale del terreno rendono
necessari ingaggi da ogni posizione: in ginocchio, seduti, genuflessi, in
piedi. Importante è tenere presente
come esigenza primaria, la riduzione della sagoma esposta. Bisogna fare
attenzione a non scegliere posizioni con equilibri precari. Durante il
movimento l’ASG deve essere sempre tenuta nella posizione “combat
ready” in modo da essere estremamente reattivi in caso di ingaggio
improvviso. Nella posizione combat ready
il fucile va tenuto con il calcio alla spalla e la volata verso il
basso (in sicurezza) in modo che sollevando l’astina l’ASG vada
immediatamente in mira. La volata può essere tenuta sollevata (in
caccia), ma essendo tale posizione faticosa è meglio riservarla alle
situazioni di particolare tensione (vicinanza degli obiettivi, rumori e
movimenti sospetti, ecc.). La
maggioranza degli avversari non si mostrerà abbastanza da consentire al
freeman di prendere tranquillamente la mira da posizioni comode, ma
verosimilmente si muoveranno velocemente e non saranno mai chiaramente
visibili. Per far
fronte a questo tipo di ingaggio, è necessario fare molto esercizio in
tecniche di tiro istintivo. Esercizio: Allestite
percorsi con bersagli di varie dimensioni posizionati a varie altezze e
distanze (max.15m.). Muovetevi velocemente tenendo l’ASG con il calcio
ben appoggiato alla spalla, entrambi gli occhi aperti, concentrandovi sul
mirino anteriore dell’ASG che dovrà mantenere sempre la stessa direzione
dello sguardo. Non appena il bersaglio compare tenete saldo il fucile e
fate partire una breve raffica. Lo stesso
tipo di esercizio può essere effettuato tenendo l’ASG al fianco anche
se tale posizione è poco consigliata per l’estrema imprecisione. Tenendo
l’indice della mano sinistra puntato verso il bersaglio mentre si
imbraccia il fucile, si migliorano le prestazioni sia per la posizione
combat che per la posizione al fianco. Esercizio: Un
singolo giocatore (freeman) contro un gruppo di 4-6 giocatori. Delimitate
una zona d’azione. Il
freeman deve cercare di insidiare il gruppo cercando di effettuare il
maggior numero di eliminazioni possibile. Il gruppo effettua la battuta di
ricerca. Fissate
tempi di gioco ristretti (in base all’estensione della zona d’azione)
es.10 min. L’esercizio
va ruotato a turno coinvolgendo tutti i giocatori, valutando il numero
totale di eliminazioni all’interno del gruppo e il tempo impiegato. Può
essere effettuato sia in ambiente boschivo che in ambiente urbano. Molto
utile la tecnica spara e scappa, il freeman deve attendere il momento
propizio, sparare ed immediatamente muoversi seguendo una idonea via di
fuga. L’assalto improvviso e lo spostamento hanno lo scopo di frammentare e rallentare il gruppo di ricerca indebolendolo. Tratto da “Combat: manuale del tiro tattico
sportivo” di Paolo Spaggiari Per ulteriori informazioni:
http://www.aea.it/softairmontecchio/default2.htm L'autore
nel ruolo del Freeman
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